• Daniele Pigato
    • Vuoi scrivermi un commento?

savoiardoinbaviera

savoiardoinbaviera

Archivi Mensili: Mag 2012

La vostra isola di Utopia

15 martedì Mag 2012

Posted by savoiardoinbaviera in Blog

≈ Lascia un commento

1987. Tema in classe: la vostra isola di Utopia

…e dopo ore ed ore, giorni e giorni di dura fatica giunsi, col pensiero, in un paese di nome Utopia!
Dapprima notai enormi differenze che sottolineavano la triste situazione del mondo lasciato: la natura pareva a dir poco perfetta e intoccata, ricca di fauna, fiori e colori.
Così pure gli abitanti di Utopia si inserivano in tale scenario con una ammirabile armonia che aumentava lo stupore del mio pensiero.
Tutto dava l’impressione di un equilibrio stabile raggiunto dopo secoli e secoli di sforzi; entrando infatti in Utopia pareva di immergersi nella pace e nell’armonia eterni.
Ebbro di quest’isola incantata il mio pensiero cominciò a penetrare verso il centro e coma gia ho tentato di descrivere la situazione continuò ad affascinarmi.

Affabili ed interessati furno gli “utopistici” con cui ebbi lunghi e piacevoli discorsi. Ma io, rispetto a loro, ero di gran lunga più indietro poiché avevo ancora un ideale di me stesso mentre essi avevano ormai raggiunto il loro ideale cioè Utopia.
Mi rammaricai di ciò ma d’altro canto potei confortarmi poiché avevo ancora la speranza in me, parola che loro addirittura non conoscevano.
Per meglio capire i rapporti e la vita fra la gente chiesi di poter visitare l’unica scuola presente nell’isola.
La scuola era diversa rispetto a quelle a me note, non era per i ragazzi di Utopia un momento di formazione utile per migliorarsi perché già da bambini avevano raggiunto il massimo possibile, la perfezione.
Stupito e atterrito sempre più dalla situazione domandai delle materie studiate ma mi avvidi che non ne avevano; con le tecniche sofisticatissime a cui erano giunti riuscivano a sfruttare a pieno le possibilitá dei bambini appena nati insegnando loro tutto il sapere: senza tralasciare l’idea del bene, della giustizia, della eguaglianza…

Sembrava di aver raggiunto l’Iperuranio di Platone (utopia forse per lui stesso).
Storia, per esempio, non la studiavano affatto perché non era altro che un brutto ricordo. Vivevano dunque senza volontà di migliorarsi poiché non era necessare.
Pensai allora a personaggi del mio mondo, quelli, per esempio, che avevano dedicato l’intera vita allo studio per rivelare al mondo stesso verità nascoste.
Copernico, Keplero, Galileo, Newton erano personaggi inutili a Utopia.
Ma così pure Socrate, Platone, Aristotele, Pitagora, Parmenide… non avrebbero avuto significato alcuno qui mentre nel mio mondo erano le colonne portanti del sapere.

E il mio pensiero cominciò a sfogliare pagine e pagine di nomi disperato ormai dalla notizia che nessuno avrebbe mai avuto posto in Utopia.
S.Agostino e S.Tommaso d’Aquino, Francescani e Domenicani, riforma e Controriforma non sono altro che tentativi di raggiungere la perfezione (che in chiave cristiano è Dio).
Ma Utopia era già Dio e più sfogliavo più mi deludeva il mio mondo: erano morte in esso moltissime persone, chi difendendo la patria, chi per idee religiose, chi per amore del sapere ma tutti convinti di divere morire per un ideale che avrebbe migliorato il mondo.
Che senso ha dunque vivere in Utopia?

Correndo via dall’isola il mio pensiero rintraziò Socrate, Platone ed Aristotele, S.Agostino e S.Francesco, Lutero e S.Ignazio di Loyola, G.Bruno e Vico, Galileo e Newton, Pascal e Cartesio, Gandhi e Che Guevara, Marx ed Engels e ancora molti altri per aver tentato di migliorare il mondo senza aver raggiunto però Utopia che avrebbe soffocato la storia e la vita di tutti.

Sarazzin affonda i primi colpi

14 lunedì Mag 2012

Posted by savoiardoinbaviera in Blog

≈ Lascia un commento

Eccoci Marcolino,

sei ancora stanco per il matrimonio di tuo zio in Svizzera sul lago di Costanza. Quanta gente! Hai visto i cigni e le papere sul Reno che si immette nel lago. Nel borgo dove abbiamo pernottato siamo entrati per tre giorni nel medioevo. Arazzi e quadri antichi, mobili e sedie foderate su cui sedevi volentieri, una sala e una cena come forse avevano i signori locali.
E poi il concerto dell’orchestra dove suona la sposa, tua zia Claudia.

Come usa nei matrimoni da queste parti molti invitati hanno contribuito in vario modo. Chi con una poesia in rima, chi con una presentazione spiritosa in powerpoint, chi con dei quiz e chi come la tua mamma con gli zii con un coro a cappella.

Qualcuno ha suonato il pianoforte. Quanto talento musicale e non solo.

Proprio di questo si preoccupa il nostro autore.

Preoccupato della discussione degli ultimi anni Sarrazin mette in guardia dal pregiudizio che ha governato il dibattito, viziato da sospetti ideologici della generazione politically correct degli anni sessanta.

La pressione sociale, prosegue, di una politica migratoria incontrollata era taciuta perché tabù.
Gli uomini sono diversi, hanno più o meno qualità intellettuali, sono pigri oppure operosi, integerrimi o no moralmente.
L’offerta formativa e la parità delle opportunità non porteranno cambiamenti.
Proprio perché il tono della discussione è stato il seguente lo stato sociale ha commesso molti errori che lo hanno portato alla rovina.

Era tabù dire:
– che il 90% degli scolari possono terminare la scuola secondaria ma tuttavia meno del 10% è all’altezza di frequentare un corso di studi matematici
– che come popolazione stiamo perdendo mediamente ingegni se le donne intelligenti non mettono al mondo che pochi o nessun figlio
– che ognuno è responsabile per sè stesso e non la società

“Chi non impara resta ignorante”. “Chi mangia troppo ingrassa”
Discutere di queste evidenti verità pare politicamente incorretto, insensibile e immorale; è per lo meno poco intelligente se si vuol essere eletti in qualche ufficio pubblico.

La tendenza del discorso politically correct tende a rimuovere le responsablità che ha la gente per il proprio comportamento negando le circostanze che hanno provocato danni o addirittura il fallimento:

– Uno scolaro non riesce a seguire la lezione? il problema è l’ambiente familiare ignorante
– I figli di famiglie modeste sono spesso sovrappeso? questo non è un problema dei genitori ma è dovuto allo stato di miseria della famiglia.
– i figli di ragazze madri hanno difficoltà pedagogiche? La società non ha garantito abbastanza sostegno ad esse. E bisognerebbe chiedersi quali circostanze e quali predisposizioni individuali portano ad avere nella nostra società così tante donne con figli sole.
– gli immigrati turchi della terza generazione non parlano corretto tedesco? Ecco che viene figurato un ambiente sociale avverso. Ma perché, ci si domanda, non si osservano queste difficoltà in quasi tutti gli altri gruppi di immigrati?

Ecco Marcolino, pare che ci salviamo per ora. La comunità italiana non è sotto accusa. Non ancora… scherzo, il libro è stato oggetto di grandi dibattiti e sarebbe sciocco forzarlo con facili sospetti.
Proseguiamo domani?

Sono 408 pagine, 2 alla settimana sono 204 settunabe ovvero 4 anni, quando cominci la scuola elementare avrò termin…aiuto! Proseguirò in futuro a volo d’uccello!

Thilo Sarrazin per stranieri

13 domenica Mag 2012

Posted by savoiardoinbaviera in Blog

≈ Lascia un commento

Caro Marcolino,

nel 2010, l’anno in cui sei nato tu, usciva un libro che ho letto con fatica e piacere intitolato “L’abolizione della Germania, Come mettiamo a rischio il nostro paese” di Thilo Sarrazin.

Costui è un socialdemocratico che ha l’età della nonna essendo nato nel febbraio del 1945 quando la seconda guerra mondiale era prossima alla fine.

L’introduzione del libro comincia proprio con i successi economici e politici della Germania a partire dalla seconda guerra mondiale.

L’operosità e la bravura dei cittadini tedeschi ha permesso un miglioramento continuo del tenore di vita superando le 4 grosse crisi economiche (1966/67, 1974/75, 1981/82, 2008/2009) con orgoglio e fiducia nel proprio modello economico e sociale.

Gli stessi effetti della globalizzazione, i nuovi equilibri mondiali, i cambiamenti climatici, non hanno diminuito l’ottimismo di fondo dei tedeschi.

Questo ottimismo e i successi costanti hanno però appannato l’acuta vista dei tedeschi ora minacciati da processi di putrefazione interna alla società.

Non pare vero che la Germania collassi, basta vedere le sue città, i suoi 80 milioni di abitanti nel mezzo dell’Europa, l’industria, le automobili, il commercio, i cambiamenti,… un paese però consiste dei suoi cittadini altrimenti è solo una descrizione geografica.

I tedeschi stanno andando lentamente in rovina.
Con un tasso netto di riproduzione dello 0,7 o minore e con una generazione dei nipoti grossa la metà di quella dei nonni.

Il tasso di nascita di oltre 1,3 milioni degli anni sessanta crolla a 650.000 nati nel 2009. Se continua così -e perché dovrebbe cambiare il trend?- in tre generazioni (ovvero in 90 anni) i nati in Germania saranno circa 200.000-250.000.
Al massimo la metà di costoro sarà discendente della popolazione vivente del 1965. I tedeschi saranno quasi eliminati.
Qualcuno la riterrà una giusta punizione per un popolo in cui in passato uomini delle SS hanno generato discendenti; solo così si spiega la sottile gioia circa lo sviluppo della popolazione.
Altri si consolano pensando che anche un popolo di piccole dimensioni vive e sopravvive pensando alla Danimarca con i suoi 5 milioni di abitanti.
La Germania sarebbe come la Danimarca solo su una superficie molto maggiore, non andrebbe bene ugualmente?
Potrebbe anche funzionare se non ci fosse da un alto la modifica qualitativa demografica dovuta al tasso netto di riproduzione e dall’altro ai flussi migratori di popolazioni povere.

Abbiamo discusso a lungo negli ultimi 45 anni sullo sviluppo demografico in Germania.
Chi non era intenzionato a minimizzare e metterci una pietra sopra ma era mosso da preoccupazione si è trovato solo e messo a lato.
Ecco una contraddizione significativa: da un lato la voglia di discutere e il piacere di scandalizzare, dall’altro l’atteggiamento eufemistico sempre più frequente da parte dei politici.

Ecco Marcolino sono passate quasi due ore da quando ho cominciato a scrivere, a leggere e a riscrivre. Tu dormi tranquillo nel tuo letto, nella tua casa, nel tuo paese la Germania.
Ci separano due stanze sole: di qua un computer e di là il tuo letto.
Eppure ci separa una lingua che io non conosco bene, una cultura che ho sposato per caso ed una storia lontana nel tempo.

Questo libro della cui introduzione ho provato a tradurre due pagine è il mio tentativo di attraversare il corridoio e venirti a sorvegliare nel sonno.
Buonanotte Schnecki

Onde predicar l’ode

07 lunedì Mag 2012

Posted by savoiardoinbaviera in Blog

≈ 1 Commento

Ecco pare sentir l’intellettuale
volto soltanto il volgo ad istruire
alto parlare a noi salite scale
prender la man col palmo per salire

nuovo si leva un tema universale
mentre d’antica forgia è l’ammonire
e quanto più la tesi è orginale
tanto più l’orazion non vuol finire

stanco la sera pare di sentire
non sobria volontà ma generale
colto mentre si dedica a frinire
un coro incerto e acuto di cicale

E tu perchè t’ostini ad elzevire?
Non soffri pure tu lo stesso male?
Mentre io scrivo pare voi udire
Non canti pure tu con le cicale?

Ecco che non mi riesce di mentire
La vita appare invero sempre uguale
Io come tutti ho bisogno d’ale
per alto su nel ciel poter fuggire

Pur anco seguo il corso io ideale
dentro le stretto cuore custodire
chiuso segreto arcano un madrigale
e adoperarmi acceso farlo uscire.

Follow savoiardoinbaviera on WordPress.com

Statistiche del Blog

  • 4.469 hits

Categorie

  • Blog (572)
  • Deutsch lernen (1)
  • Notti (1)

Meta

  • Registrati
  • Accedi
  • Flusso di pubblicazione
  • Feed dei Commenti
  • WordPress.com

Classifica Articoli e Pagine più visualizzate

  • Anette

Articoli recenti

  • Anette
  • A luna piena
  • Jeva
  • Benni
  • Julia

Archivi

  • novembre 2019
  • ottobre 2019
  • settembre 2019
  • agosto 2019
  • giugno 2019
  • settembre 2018
  • aprile 2018
  • agosto 2017
  • giugno 2017
  • Mag 2017
  • marzo 2016
  • aprile 2015
  • marzo 2015
  • febbraio 2015
  • gennaio 2015
  • dicembre 2014
  • novembre 2014
  • ottobre 2014
  • settembre 2014
  • agosto 2014
  • luglio 2014
  • giugno 2014
  • Mag 2014
  • aprile 2014
  • marzo 2014
  • febbraio 2014
  • gennaio 2014
  • dicembre 2013
  • novembre 2013
  • ottobre 2013
  • settembre 2013
  • agosto 2013
  • luglio 2013
  • giugno 2013
  • Mag 2013
  • aprile 2013
  • marzo 2013
  • febbraio 2013
  • gennaio 2013
  • ottobre 2012
  • settembre 2012
  • agosto 2012
  • luglio 2012
  • giugno 2012
  • Mag 2012
  • marzo 2012
  • febbraio 2012
  • gennaio 2012
  • dicembre 2011
  • novembre 2011
  • ottobre 2011
  • settembre 2011
  • agosto 2011
  • luglio 2011
  • giugno 2011
  • Mag 2011
  • aprile 2011
  • marzo 2011
  • febbraio 2011
  • gennaio 2011
  • dicembre 2010
  • novembre 2010
  • ottobre 2010
  • settembre 2010

Calendario

Mag: 2012
L M M G V S D
« Mar   Giu »
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
28293031  

Crea un sito o un blog gratuitamente presso WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie